“Crepa, puttana”. I social si esprimono sulla madre di Settimo

“Crepa, puttana”. I social si esprimono sulla madre di Settimo

Una donna di 34 anni lascia cadere il figlio neonato dal balcone, poi confessa durante l’interrogatorio della polizia. Succede ieri a Settimo Torinese, in provincia di Torino.
Non voglio entrare in merito al fatto di cronaca o agli eventuali disagi psicologici che potrebbero aver portato una madre a compiere un gesto così estremo, per alcuni indubbiamente disturbante (più di altri crimini). Non è la mia intenzione, non ne ho le competenze né il motivo.

Ciò su cui vorrei concentrarmi sono i commenti atroci che, a partire da ieri, sono comparsi sul profilo Facebook della donna. Io posso capire la rabbia, la tristezza e il disappunto. Ma qua stiamo parlando di una lista infinita di insulti e minacce di morte che nemmeno impegnandomi sarei riuscita a formulare.

Riporto qualche esempio.

Partiamo da qualcosa di soft. Federica scrive “Puttana schifosa viscida non meriti nulla nemmeno l’amore di tua figlia vali meno della merda del mio cane una parassita”.

Sonia sospetta lo zampino del diavolo: “Maledetta schifosa non meriti di respirare ammazzati… Come puoi uccidere un povero Angelo… me lo potevi dare a me…. Sei una putt… impiccati spero che ti ammazzano in galera … Tu sei un aborto non riuscito figlia di Satana”.

Massimo in poche righe riesce a dare la colpa al grande complotto femminista gay (poteva metterci dentro anche i vaccini e le scie chimiche, a sto punto): “ma come in italia, il paese del mostro Girolimoni, il cattivo non è sempre l’ uomo? Omofobia, machismo, femminicidio, grandi paroloni subito coniati allo scopo, che mi sanno cosi’ intrisi di femminismo misandrico e con i quali negli ultimi tempi va tanto di moda riempirsi la bocca cominciando da certe note protagoniste televisive, poi guarda caso purtroppo e puntualmente arriva la strega cattiva di turno che si giustifichera’ dicendo che era stressata e che alla fine nessuno avra’ veramente il coraggio di condannare alla pena che meriterebbe per il crimine piu’ orrendo che possa esistere al mondo!”

Stefania dà il meglio di sé: “Sì è fatta sbattere da un negro e non dal marito per questo si è liberata dal bambino, troia di merda puttana, ti scioglierei nell’acido”.

Enzo si tiene sul semplice: “Meriti la pena di morte”, così come Fra e Dany con il profilo in comune che dicono “Troia di merda devi crepare” e poco più sotto “Puttana”.

Sarah è al limite, “Devi crepare di una morte lenta testa di cazzoooooooooooo CREPAAAA SPERO HAI QUALCHE INFEZIONI DENTRO COSI CREII DEVI MORIRE TROOAAAAAA”.

Poi c’è Billy: “Puttana se non ti mettono in carcere due proiettili in testa non te li toglie nessuno attenzione”.

Nunzia, “Non ho parole sei un mostro disumana ammazzati in galera devi prendere una corda ed impiccartii non sei degna di stare al mondoooooo bastarda se ti avessi sotto le mie maniiii ti ammazzerei e farti fare la peggiore morte zoccolaaa. C’è gente che non può avere figli e tè ti sei permessa di fare questo!!! Io ho una amica che poverina non può averne e cosa farebbe x averlo. Ti augurooo di ammazzarti in galeraaaa. Crepaaaaaa!!!!!!!!!!”

Jessica: “Troia, bastarda maledetta!!!!!! come si può fare una cosa del genere schifosaaaaaaaa sei un essere spregievoleee maledetta ti devono tagliare ogni singola parte del corpo ti devono bruciare vivaaaaaa, devi marcire all’inferno mi fai schifooooooooo sei un mostrooo”.

Doriana: “oh mio Dio… gente che perdonerebbe una puttana del genere, ma era malata di che cosa??? ma quando prendeva il cefalo non era malata ??? sta brutta ZOCCOLA di merda!!!!”

Lizzy tira fuori un sempreverde “quattrocchi”: “Un bastone con le punte ti metterei in quella figa da troia bocchinara quattrocchi di merda… e ti lancerei dal secondo piano… e dopo ti aggancerà alla macchna transcinandoti fino in galera…”

Peppe: “Buttanaaaaaa merda crepa butta sangue troia nelle mie mani ti vorrei ti farei pentire di essere venuta al mondo troia”.

Un altro Peppe, che ha molte cose in comune col primo: “Lurida puttaanaaaa e passa tanta guai! Una leucemia fulminante sarebbe troppo poco! Io personalmente ti toglierei un dito al giorno, per poi legarti a gambe aperte e farti rosicare la vagina dai ratti! Puttaaaaannaaaaaaa”.

Marianna, a nome di tutte le mamme, parla così: “Nemmeno il diavolo ti accetterebbe nelle sue tenebre….talmente lo schifo che sei… sei oltre il malvagio… di donna e di madre sei una vergogna”.

Moltissimi commenti, inoltre, invocano la vendetta divina: “maledetta da Dio”, “devi bruciare all’inferno”, “ti auguro il castigo di Dio”, “sei il diavolo”, “strega”

La lista potrebbe andare avanti all’infinito, i commenti superano le molte migliaia e ovviamente sono ancora in corso. Ora, aldilà di tutto: del crimine compiuto, dei problemi psicologici evidenti della donna, del turbamento che possa causare un gesto brutale e “innaturale” come un infanticidio. A disturbarmi, più che la vicenda in sé, sono stati proprio i numerosissimi interventi del popolo di Facebook che ha restituito in massa la propria rabbia attraverso invocazioni alla morte, al cancro, al suicidio, spesso e volentieri in nome di Dio. La donna, ormai, è in mano alla legge e non può più nuocere ad alcun neonato. L’opinione pubblica, però, invece di interrogarsi sul contesto problematico e i fattori socioculturali che potrebbero aver condotto a un simile episodio, si scaglia puntando il dito e inneggiando alla caccia alle streghe. In maniera univoca.
Non so a voi, ma a me è sembrata un’immagine grottesca e lucidamente inquietante della società. Spero di sbagliarmi.